Tutti i bonus casa, non solo il 50% sulle ristrutturazioni e il 65% sul risparmio energetico, ma anche la detrazione sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici (almeno di classe energetica A+, A per i forni), proseguiranno nel 2014.
La proroga è contenuta nel testo della Legge di Stabilità 2014, ma la vera novità è quella del decreto Milleproroghe varato dal Governo il 27 dicembre.
Il Milleproroghe, in pratica, sovverte le modifiche apportate dalla Stabilità sul bonus mobili in relazione al 2014, ripristinando la formula originaria introdotta dal decreto “Energia” dello scorso 4 giugno.
Sostanzialmente, nel 2014 (dichiarazione 2015) non è necessario, ai fini della piena applicazione del beneficio, che la spesa sostenuta per i mobili e gli elettrodomestici sia pari o inferiore a quella sostenuta per la ristrutturazione o la manutenzione straordinaria dell’immobile.
Il bonus mobili prevede sempre una detrazione fiscale del 50%, diluibile in 10 rate annuali di pari importo, su una spesa massima di 10mila euro (quindi la detrazione effettiva ammonterebbe al massimo di 5mila euro), ma soltanto nel caso in cui si effettuino degli interventi detraibili col 50% (ovviamente nello stesso appartamento per il quale si acquistano i mobili).
Nella circolare 29/E l' Agenzia delle Entrate specifica che tra i mobili agevolati rientrano i letti, gli armadi, le librerie, i tavoli, i divani, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Fra gli elettrodomestici, invece, figurano i frigoriferi, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie e gli apparecchi di cottura. Altra questione importante su cui si sofferma la Circolare è il “collegamento richiesto” tra l’acquisto dei mobili/elettrodomestici e gli interventi edilizi. Tale collegamento, chiarisce l’Agenzia, “deve sussistere tenendo conto dell’immobile nel suo complesso e non del singolo ambiente dell’immobile. In altri termini, l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se detti beni sono destinati all’arredo di un ambiente diverso da quelli oggetto di interventi edilizi, purché l’immobile sia comunque oggetto di interventi”.
L' acquisto dei mobili, per essere detraibile è necessario che sia stato effettuato a partire dalla data del 6 giugno 2013: in tal senso farà fede la data di emissione del bonifico o dell’utilizzo della carta di credito o di debito, qualora si scelga questa seconda modalità di pagamento.
Riguardo infine alla proroga delle detrazioni su ristrutturazioni edilizie e interventi mirati al risparmio energetico, la Legge di Stabilità prolunga a tutto il 2014 l’attuale 50% sui lavori di ristrutturazione, che si abbasserà al 40% nel 2015. Dal 2016, invece, si dovrebbe tornare all’ordinario 36%. Quanto alla detrazione del 65% (ex 55%) va fatta una distinzione fra gli interventi effettuati sui singoli appartamenti e quelli che invece coinvolgono le parti comuni degli edifici condominiali. Per i primi, infatti, la detrazione verrà protratta sino al 31 dicembre 2014, abbassandosi poi al 50% per tutto il 2015. Per gli interventi condominiali, invece, il beneficio resterà in vigore nella misura del 65% fino al 30 giugno 2015, calando invece al 50% dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016.
La proroga è contenuta nel testo della Legge di Stabilità 2014, ma la vera novità è quella del decreto Milleproroghe varato dal Governo il 27 dicembre.
Il Milleproroghe, in pratica, sovverte le modifiche apportate dalla Stabilità sul bonus mobili in relazione al 2014, ripristinando la formula originaria introdotta dal decreto “Energia” dello scorso 4 giugno.
Sostanzialmente, nel 2014 (dichiarazione 2015) non è necessario, ai fini della piena applicazione del beneficio, che la spesa sostenuta per i mobili e gli elettrodomestici sia pari o inferiore a quella sostenuta per la ristrutturazione o la manutenzione straordinaria dell’immobile.
Il bonus mobili prevede sempre una detrazione fiscale del 50%, diluibile in 10 rate annuali di pari importo, su una spesa massima di 10mila euro (quindi la detrazione effettiva ammonterebbe al massimo di 5mila euro), ma soltanto nel caso in cui si effettuino degli interventi detraibili col 50% (ovviamente nello stesso appartamento per il quale si acquistano i mobili).
Nella circolare 29/E l' Agenzia delle Entrate specifica che tra i mobili agevolati rientrano i letti, gli armadi, le librerie, i tavoli, i divani, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Fra gli elettrodomestici, invece, figurano i frigoriferi, le lavatrici, le asciugatrici, le lavastoviglie e gli apparecchi di cottura. Altra questione importante su cui si sofferma la Circolare è il “collegamento richiesto” tra l’acquisto dei mobili/elettrodomestici e gli interventi edilizi. Tale collegamento, chiarisce l’Agenzia, “deve sussistere tenendo conto dell’immobile nel suo complesso e non del singolo ambiente dell’immobile. In altri termini, l’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se detti beni sono destinati all’arredo di un ambiente diverso da quelli oggetto di interventi edilizi, purché l’immobile sia comunque oggetto di interventi”.
L' acquisto dei mobili, per essere detraibile è necessario che sia stato effettuato a partire dalla data del 6 giugno 2013: in tal senso farà fede la data di emissione del bonifico o dell’utilizzo della carta di credito o di debito, qualora si scelga questa seconda modalità di pagamento.
Riguardo infine alla proroga delle detrazioni su ristrutturazioni edilizie e interventi mirati al risparmio energetico, la Legge di Stabilità prolunga a tutto il 2014 l’attuale 50% sui lavori di ristrutturazione, che si abbasserà al 40% nel 2015. Dal 2016, invece, si dovrebbe tornare all’ordinario 36%. Quanto alla detrazione del 65% (ex 55%) va fatta una distinzione fra gli interventi effettuati sui singoli appartamenti e quelli che invece coinvolgono le parti comuni degli edifici condominiali. Per i primi, infatti, la detrazione verrà protratta sino al 31 dicembre 2014, abbassandosi poi al 50% per tutto il 2015. Per gli interventi condominiali, invece, il beneficio resterà in vigore nella misura del 65% fino al 30 giugno 2015, calando invece al 50% dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016.